Orazione allo Spirito Santo (di fra Davide Maria Montagna osm)
O Santo Pneuma,
profumata radice
di ogni femminilità,
che è nel cosmo,
sorgente di ogni verginità e stupore,
scia suadente di profumo,
aura impregnata di polline,
acqua carica di germi vitali;
bruciore infuocato del desiderio,
grazia, che ingioielli
-con delicatezza- ogni creatura,
velo di pudore,
che avvolgi il sacro
e teneramente lo riveli,
arpa segreta
e canto melodioso
dell’estrema seduzione,
sovrano Amante,
complice dell’invisibile
fervida vita
del Verbo e del Padre,
Bellezza ardente,
sigillo e bacio fragrante
della Santa Trinità,
sgombra da noi ogni opacità
e illimpidisci cuore e sensi di ogni mortale,
accendendovi l’eros più sublime e inebriante,
versa alle nostre mense
la coppa serena dell’agape e della gioia scintillante,
dona ancora il sogno immortale
di amicizie senza tramonto,
preserva intatti
nel loro splendido nitore
tutti i frammenti aurei
della santa femminilità
disseminati nella storia umana,
custodisci con trepida cura
ogni germoglio di vita,
che fatica ad affermarsi e a fiorire,
attrai i tuoi devoti
ad un’adorazione silente e docile,
colma di gratitudine e di attesa;
sollecita dall’intimo il cuore della Sposa,
che incessantemente gema
-in faccia al mondo e senza ritegno-
la suprema preghiera:
“Vieni, Signore Gesù!”.
Maranathà! Amen.
Tratta dal libro di Davide Maria Montagna, Stupore. Tutte le poesie (1957-2000), Servitium, Sotto il Monte, 2010
Biografia
Di lui scrisse il priore generale Hubert M. Moons nella “memoria” inviata alle comunità dell’Ordine: «Storico, poeta e notissimo cultore di mariologia, […] ha trascorso la sua giornata terrena fino all’ultimo immerso nella sua attività di diffusore e cantore dell’amore a santa Maria e della spiritualità servitana. Ha amato l’Ordine con tutte le sue forze, in un personalissimo e particolare anelito e sforzo di diffusione e incarnazione della spiritualità dei Servi in tutte le sue componenti».
La sua attività in campo culturale è documentata dalla vastissima bibliografia, di cui in questo volume si dà solo qualche campionatura e che spazia dalla storia dell’Ordine alla mariologia, dalla spiritualità alla poesia; alla diffusione scritta delle sue ricerche, alla collaborazione a numerose riviste e iniziative editoriali nazionali ha unito l’insegnamento (ad esempio, Pontificia Facoltà Teologica Marianum e Studio teologico di Santa Maria dei Servi di Monte Berico), le innumerevoli conferenze, dibattiti e incontri pubblici lungo tutta l’Italia e gli interventi di animazione spirituale dentro e fuori le strutture già codificate, con un amore speciale per le suore e le monache Serve di Maria, sensibilizzando in particolare le realtà laicali più vicine all’Ordine e dando vita al movimento delle Diaconie laiche dei Servi. Meritano una menzione a parte le Settimane estive di spiritualità presso il convento della Santissima Annunciata di Rovato e i suoi appassionati messaggi al termine di ciascuna Marcia nazionale dei Servi, di cui fu l’ideatore e a cui partecipava sempre con intelligente sostegno e consiglio.
In tutti i conventi dei Servi dove è stato di famiglia (San Carlo [Milano]; Santa Maria di Monte Berico [Vicenza]; Santa Maria della Misericordia [Venezia]; Santa Maria delle Grazie [Udine]; Santa Maria del Cengio [Isola Vicentina]) o ha soggiornato e operato (particolarmente Pistoia e Sansepolcro) si è dimostrato stimolante, anche se non accomodante, indefesso propugnatore d’iniziative culturali, aperto all’accoglienza e alla valorizzazione di tutte le componenti della Famiglia servitana.
Negli ultimi anni, seppur debilitato dalla malattia, che lo costringeva a rifugiarsi presso la clinica di Pisa (dove le Serve di Maria lo “rimettevano a nuovo”), non ha ridotto la sua attività, in cui assumevano un ruolo speciale il contatto e la guida spirituale verso giovani o coppie.
[Tratto da Davide Maria Montagna, Stupore. Tutte le poesie edite e inedite (1957-2000), Sotto il Monte 2010, pp. XLVII-XLVIII]
Davide Maria (Luigi) Montagna nacque a Milano il 25 febbraio del 1937 da Emilio e Ines Filippi. Entrò fin da ragazzo nell’Ordine dei Servi di Maria e vi compì il regolare cursus studiorum. Emise la professione solenne a Roma il 1° novembre 1958 e, sempre a Roma, fu ordinato presbitero il 18 aprile 1960.
La morte lo ha colto durante un viaggio in treno verso Fornovo Taro (Parma), colpito da infarto, a soli 63 anni di età, la sera del 18 maggio 2000. È sepolto nel cimitero di Santa Maria di Monte Berico.